L’accelerazione dei tempi di attesa, un marcato viraggio verso la digitalizzazione e la modernizzazione dei servizi e un impegno rivolto verso un’ampia copertura territoriale: sono questi gli obiettivi chiave per l’oculistica delineati durante il 101° Congresso Nazionale della Società Oftalmologica Italiana, che ha riunito a Roma esperti e massimi specialisti nel settore per quattro giorni di discussioni e confronti sulla realtà attuale e le future prospettive.
Matteo Piovella, presidente della SOI (Società Oftalmologica Italiana), afferma che l’obiettivo è stato raggiunto grazie a un’ampia convergenza sulle necessità, tra cui l’urgenza di migliorare e rivisitare l’approccio alla visita oculistica incorporando le tecnologie oggi disponibili.
Alessio d’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio, fa un appello anche al mondo politico, affermando che il messaggio che deve essere trasmesso è quello di un profondo impegno per quanto riguarda l’accelerazione dei tempi di attesa, (perché le liste d’attesa sono ancora eccessivamente lunghe), ma anche per quanto riguarda investimenti specifici nella digitalizzazione dei processi e nella modernizzazione delle tecnologie.
La prevenzione svolge un ruolo essenziale, perché un controllo regolare dell’oculista può fare la differenza. Anche la giornalista Bianca Berlinguer fa notare che ci impegniamo sempre nell’eseguire esami del sangue, per controllare cuore, polmoni, ma quasi mai nel preservare la nostra vista.