Possibili Rischi Oculari legati al Semaglutide: l’EMA valuta la connessione con la neuropatia ottica ischemica
L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha recentemente avviato un’approfondita analisi sui farmaci a base di semaglutide, un principio attivo largamente impiegato nella cura del diabete di tipo 2 e nella gestione dell’obesità. L’indagine è stata innescata da segnalazioni preliminari che indicano una potenziale correlazione tra l’utilizzo del farmaco e la comparsa di una rara patologia visiva: la neuropatia ottica ischemica anteriore non arteritica (NAION).
Questa condizione oftalmologica si manifesta quando l’afflusso di sangue al nervo ottico viene compromesso, causando danni irreversibili che possono portare a perdita permanente della vista, soprattutto in pazienti predisposti o già affetti da patologie sistemiche.
Il Comitato per la valutazione del rischio in farmacovigilanza (PRAC) dell’EMA ha avviato la revisione in seguito a due studi osservazionali che hanno riportato un incremento del rischio di NAION nei soggetti in trattamento con semaglutide. Sebbene altri studi non abbiano confermato una correlazione diretta, l’EMA ha ritenuto necessario analizzare l’intero panorama dei dati disponibili, inclusi:
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risultati di trial clinici
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informazioni raccolte attraverso la farmacovigilanza post-commercializzazione
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pubblicazioni scientifiche aggiornate
Particolare attenzione sarà riservata ai pazienti diabetici, che rappresentano già una popolazione a rischio per lo sviluppo di neuropatie ottiche ischemiche. L’obiettivo della revisione è valutare l’effettivo impatto del semaglutide sulla salute visiva, così da orientare medici e specialisti nella scelta terapeutica più sicura.
In attesa delle conclusioni dell’EMA, è importante che i pazienti non interrompano autonomamente la terapia ma si rivolgano al proprio diabetologo o oculista per un eventuale monitoraggio della funzione visiva.
Parere dell’oculista
Per i pazienti affetti da diabete di tipo 2 che assumono farmaci innovativi come il semaglutide, una valutazione oftalmologica periodica può rappresentare una misura preventiva fondamentale. La diagnosi precoce di segni compatibili con ischemia del nervo ottico può fare la differenza nel preservare la capacità visiva.
Se sei in trattamento con farmaci antidiabetici e hai notato cali improvvisi della vista o alterazioni del campo visivo, prenota una visita oculistica specialistica. La prevenzione in ambito retinico e neuro-oftalmologico è oggi più che mai centrale.