Vitrectomia: Che cos’è, Durata dell’Operazione e Fase di Guarigione
Vitrectomia: un trattamento chirurgico consigliato per individui che manifestano problemi di trasparenza del vitreo o patologie legate alla retina. Questa guida fornirà dettagli sulla durata dell’intervento, sul tipo di anestesia utilizzata e sui periodi di recupero della vista.
Cos’è la Vitrectomia?
La vitrectomia è un’operazione che mira a risolvere diversi problemi oculari come:
– Problemi maculari specifici
– Separazione retinica
– Diversi tipi di retinopatia legata al diabete
L’intervento prevede l’asportazione del gel vitreale attraverso l’uso di un’apparecchiatura chiamata vitrectomo. Successivamente, il gel viene sostituito con altri materiali per mantenere l’integrità dell’occhio.
Quando è Indicata la Vitrectomia?
Questo procedimento chirurgico è solitamente consigliato per le seguenti condizioni:
– Frammenti catarattosi in camera vitrea
– Distacco della retina
– Uveiti
– Pucker maculare
– Infezioni vitreali
– Fori maculari
– Sanguinamenti all’interno del vitreo
– Retinopatia causata dal diabete
L’asportazione del gel vitreale avviene attraverso un punto di ingresso situato a circa 3,5 mm dal limbus corneale. Di norma, si utilizzano sonde da 25 o 27 Gauge, che grazie all’uso di trocars specifici, consentono piccole incisioni che tendono a chiudersi da sole.
Materiali Sostitutivi e Cura Post-Operativa
Una volta asportato il gel vitreale, è necessario introdurre una sostanza che ne replichi le funzioni, come:
– Combinazioni di gas assorbibili
– Olio di silicone
– Aria
Tra questi, l’olio di silicone richiede un secondo intervento per la rimozione, mentre aria e gas si disperdono naturalmente nel tempo.
Procedimenti Aggiuntivi e Durata
L’intervento può includere altre tecniche come il peeling delle membrane epiretiniche o l’uso di laser e crioterapia per la riparazione di lacerazioni retiniche. In media, la durata dell’operazione varia da 45 minuti a 2 ore.
Tempi di Recupero e Rischi
Dopo l’operazione, è normale sperimentare una visione offuscata che può durare fino a otto settimane. Raramente si verificano complicazioni gravi come infezioni o sanguinamenti.
La riuscita dell’intervento dipende dalla condizione iniziale e dalla causa del problema. È fondamentale seguire le indicazioni post-operatorie e sottoporsi ai controlli medici per minimizzare i rischi e favorire la guarigione.